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La sosta ideale per un giro in Vespa nel Monferrato: Viarigi e la torre dei segnali.

La storia della torre dei segnali di Viarigi è affascinante e ricca di curiosità. Questa torre, alta circa 20 metri, faceva parte di un sistema di difesa e comunicazione tra i vari castelli e borghi del Monferrato, una zona strategica tra Piemonte e Lombardia. 

La torre era dotata di un sistema di segnali luminosi o sonori che permetteva di avvertire i vicini in caso di pericolo, come l’arrivo di truppe nemiche o di banditi. Così, i contadini potevano rifugiarsi nelle mura del castello di Montemagno, che si trova a pochi chilometri di distanza, e chiudere le porte per resistere agli assalti. La torre dei segnali di Viarigi è uno dei pochi esempi rimasti di questo tipo di architettura militare medievale, che testimonia l’importanza della difesa del territorio e delle sue risorse. 

Oggi la torre è visitabile e offre una splendida vista sulla pianura alessandrina e sulle colline circostanti.

Ma aggiungiamo qualche dettaglio storico di questa struttura così importante e suggestiva:

Nel periodo intorno al 1320 si colloca la costruzione della Torre dei Segnali di Viarigi, sulle rovine dell’antico castello, quando il territorio di Viarigi venne restituito al Marchese Teodoro di Monferrato da Matteo Visconti e diventò, in quanto zona di confine del marchesato, parte integrante di una rete di difesa e di comunicazione, basata su un sistema di torri e punti ben visibili dalle colline circostanti (comprendente anche Montemagno, Grana, Casorzo, Grazzano, Moncalvo e Rinco, a nord, Vignale, Carnagna, Lu, San Salvatore a sud).

La torre, legata alla proprietà del feudo viarigino, subì diversi passaggi di proprietà a nobili del Marchesato del Monferrato, da Alberto di Solero (1431), ai conti Biglione di Viarigi (1772), mentre, all’epoca dell’ultimo feudatario, Viarigi era già passato a Casa Savoia, con il trattato di Vienna del 1703.

Proprio i conti Biglione furono gli avi del poeta Agostino della Sala Spada, nato a Calliano nel 1842, che cantò nei suoi versi le ridenti colline del Monferrato e la “quadra torre, sovra l’arduo colle” che tanto gli fu cara.

Con la rivoluzione francese e la successiva occupazione napoleonica, vennero soppressi i feudi e i Biglione dovettero cedere la loro intera proprietà alla famiglia ebraica di Sacerdote Vita, commerciante di Casale Monferrato.

A circa metà del 1800, la Torre e l’area attigua passò alla famiglia Ferraris di Viarigi che la detenne sino al 1939 quando, a seguito di pubblico incanto, venne rilevata dal Cav. Aldo Todini. Essa rimase alla famiglia Todini sino al 1998, quando un benefattore milanese, l’ing. Pietro Bellettato, la acquistò per farne dono al Comune di Viarigi.

La Torre dei segnali venne dichiarata edificio monumentale nel 1908 e, successivamente, posta sotto vincolo in base alla legge 1089/1939. In seguito, fu trascritta a favore del Ministero dell’Educazione Pubblica dell’11/04/1943.

La costruzione, così come la vediamo oggi, non è nella facies originale del basso medioevo, ma è frutto di stratificazioni di interventi successivi alla costruzione originaria. Il più importante di questi, avvenuto circa a metà del secolo XIX, coincide con la realizzazione di un rivestimento in laterizi, sui quattro lati della torre, al fine di ricoprire e risanare le quinta muraria esistente.

Se non l’avessi ancora visitata, prenota la tua vespa, per raggiungere questo ed altri meravigliosi luoghi del Monferrato, cliccando qui.

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