Grazzano Badoglio è un comune situato nel cuore del Monferrato, tra le province di Asti e Alessandria. Questo luogo è ricco di storia e leggende affascinanti. Ecco alcuni punti salienti:
Origini romane: Grazzano Badoglio, originariamente noto come Grazzano Monferrato, deve il suo nome a Gratius, un legionario romano che si distinse per i suoi meriti militari e fu ricompensato con la concessione di un appezzamento di terra. La conferma storica delle sue origini romane è conservata nella vecchia casa parrocchiale, dove si trova una stele funeraria datata al II secolo d.C., incisa da Titius Vettius Hermes, un profumiere e liberto di Tito.
La leggenda di Aleramo: Una delle leggende più famose di Grazzano Badoglio riguarda Aleramo, un nobile di origine germanica. Aleramo si innamorò della bella Adelasia, figlia dell’imperatore Ottone I. Conscio dell’impossibilità del loro amore, fuggì con Adelasia su un cavallo bianco e uno rosso, simboli che divennero l’emblema della famiglia Aleramici. Quando Ottone I ebbe bisogno di rinforzi, Aleramo tornò in battaglia in incognito, liberando il nipote rapito dell’imperatore. Dopo aver rivelato la sua identità, l’imperatore lo abbracciò e accolse la sua nuova famiglia.
La cavalcata di Aleramo: Secondo una leggenda, l’imperatore Ottone I concesse a Aleramo il titolo di Marchese e il possesso di tutte le terre che fosse riuscito a delimitare a cavallo, in tre giorni e tre notti. Aleramo partì con tre cavalli senza mai concedersi una sosta, coprendo un perimetro di 400 chilometri che prese il nome di Monferrato.
L’abbazia di Grazzano: Aleramo fondò a Grazzano un’abbazia affidata ai benedettini e le donò cospicui beni. Oltre alle finalità spirituali, con la fondazione dell’abbazia, Aleramo cercava di espandersi verso occidente, per creare un avamposto contro le scorrerie dei pirati saraceni.
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